Capodanno in acqua VII)

capodanno in acqua.

Post n°7 pubblicato il 22 Febbraio 2009 da viajera67

 VII. Si avvicinava la fine dell’anno, ed avevo voglia di conoscere alte parti del Perù. Avevo un contratto nazionale, e potevo chiedere un trasferimento da qualche altra parte. Fu cosi che un giorno mi chiamo’ e mi disse: c’è’ un posto disponibile a Cusco. Ti va di cambiare aria??

Altro che cambiare aria: sarei andata a vivere in una citta’ a 3.800 metri sul livello del mare, circondata dalle Ande, a poche centinaia di Km dal lago Titicaca, il più alto e il più bello del mondo, circondata da rovine incaiche, da Tipon a Saxawam, al Machu Pichu. Uno dei luoghi più turistici e più frequentati d’America Latina, una delle sette meraviglie del mondo, e sarei stata coordinatrice dei corsi di italiano nell’Università Sant’Antonio Abate.

Ovviamente avrei accettato l’invito, ma prima mi sarei goduta qualche giorno di vacanza al mare a Mancora, in una città fra Tumbes e Piura, piena di fricchettoni, di falsi alternativi, ma anche di tantissima bella gente.

Era la prima volta che passavo un capodanno in acqua, e non credevo ai miei occhi. Eravamo alla fine di dicembre e la gente prendeva la tintarella. In spiaggia, di notte, c’erano tanti falò, la gente suonava e fumava a più non posso. Il capodanno fu mitico. Verso mezzanotte si spararono i fuochi d’artificio in mare, e ci lanciammo tutti in acqua a ricevere il nuovo anno. Fu meraviglioso: abbracciai colombiani, tedeschi, svedesi, boliviani, cajamarchini, trujillani, olandesi.

Il giorno dopo, all’alba, iniziarono i ragazzi con i loro surf, a cercare le onde più belle del pacifico. Noi prendevamo un caffè o dormivamo in spiaggia. Fu meraviglioso iniziare cosi il nuovo anno. Era il 2003 e mi accingevo a trasferirmi nella mitica città di Cusco.

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